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Le borre

Cosa sono le borre? Gli uccelli non hanno i denti e ingoiano a pezzi il cibo che lo stomaco disgrega con i succhi gastrici e i movimenti dei muscoli del ventriglio. La carne è assimilata quasi completamente; i resti vegetali sono in genere emessi con le feci,mentre ossa, scaglie, penne, peli e altre parti non digerite sono espulse dal becco sotto forma di pallottole.

Chi le lascia? Tutti gli uccelli che si nutrono di altri animali – roditori, uccellini, rettili, pesci...- emettono le borre. Comunemente si trovano borre di rapaci diurni e notturni, gabbiani, aironi, cornacchie.

Dove si trovano? Le borre vengono a volte lasciate in luoghi occasionali, ma ci sono dei posti in cui è più facile trovarle. Nei luoghi abitati, vicino a torri, campanili, vecchie case o rovine puoi trovare le borre della civetta, del barbagianni, del gheppio, della taccola.

 

 

Nei parchi o frutteti quelle di civetta, allocco, corvo, taccola. Ai margini dei boschi fitti quelli di gufo comune, sparviero, astore.

 

 

Nei campi aperti, sotto gli alberi solitari o i pali quelle di poiana, gheppio, cornacchia, gazza.

 

 

Nelle grandi foreste e nelle praterie di montagna, nelle pareti rocciose trovi le borre dei raro gufo reale.

 

 

Mentre negli ambienti rocciosi, quelle del gheppio, del corvo imperiale, della taccola.

 

 

Come esaminarle? Quando maneggi le borre indossa guanti usa e getta. Prima di sezionare la borra disegnala su un cartoncino mantenendo le dimensioni originali e identifica la specie con una guida al riconoscimento. Con un ago da lana dividi la borra in più parti senza rompere gli ossicini e mettila in un barattolo con acqua. Dopo alcune ore agitala delicatamente e versa fuori quello che affiora. Aggiungi acqua e ripeti l’operazione finché la borra non è ben disgregata. Allora vuota piano tutta l’acqua e deposita la borra in un recipiente piatto, aggiungi un po’ d’acqua e separa gli ossicini con la pinzetta. Una guida ai piccoli mammiferi ti può aiutarti a riconoscere le prede. Ad es. i roditori si riconoscono facilmente dalla mandibola.

 

 

Una volta asciutti puliscili delicatamente con un pennello e incollali sul cartoncino. Una guida ai piccoli mammiferi potrà aiutare a riconoscere le prede: ad es. i roditori si riconoscono facilmente dalla mandibola.

 

 

 

I rapaci diurni e notturni
Le borre più comuni sono quelle dei rapaci notturni che di solito sostano negli stessi luoghi per digerire e quindi il terreno cosparso di borre rivela i loro rifugi. Un gufo può divorare tre o quattro topi per notte ed emettere due borre al giorno. Sono sempre formate da ossa miste a peli che rivelano il tipo di cibo. Le borre dei rapaci diurni sembrano uguali a quelle dei notturni ma aprendole si nota la differenza: contengono, penne, peli e qualche artiglio o becco ma non ossa che i rapaci diurni digeriscono. Quindi è più difficile capire cosa hanno mangiato.

 

 

 

 

Aironi e altri trampolieri
Gli aironi e gli altri trampolieri si nutrono di pesci, rane, piccoli animali acquatici, crostacei e insetti, a volte uccellini ed emettono tutti borre simili che possono variare nelle dimensioni. Non è facile osservare le loro borre perché questi uccelli di palude frequentano zone poco accessibili oppure disperdono le loro borre in acqua.

Gabbiani 
I gabbiani mangiano di tutto e le loro borre possono contenere conchiglie, insetti, sostanze vegetali dure, ossicini, scaglie e lische, ma anche residui di plastica, spaghi. Sono borre molto fragili e spesso i guppi di gabbiani le calpestano, quindi si possono osservare solo se emesse molto di recente. Forme e dimensioni sono variabili: solo il gabbiani reale lascia una borra sferica, grande anche 5 cm, che spesso contiene piume e ossa di uccelli.

Corvidi 
Le borre dei corvidi – cornacchie, taccole, gazze, corvi imperiali – si trovano soprattutto sotto i nidi dove vivono in colonie. Con l’alimentazione variano forma e colore, ma di solito sono ovali, giallastre e poco consistenti. Contengono erba dura e paglia, resti di insetti, ossa da scarti alimentari e spesso un paio di pietruzze che inghiottono per frantumare meglio il cibo nello stomaco. Se mangiano topi o altri animali, le loro borre somigliano a quelle dei rapaci. La più grande è quella del corvo imperiale (lungh. 4 – 5 cm; largh 2 cm.). Le più piccole sono quelle della taccola e della gazza (meno di 3 cm).

 

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