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Marziani tra noi

Inutile scrutare il cielo con potenti telescopi: gli extraterrestri hanno già invaso la Terra e sono qui intorno a te con le loro lunghe zampe snodate, i grandi occhi sfaccettati, le antenne vibranti...Paura? Ma no, hai capito benissimo! Stiamo parlando degli insetti. Che sono circa 900.000 specie e vivono in tutti gli ambienti e sono in giro per il mondo prima che i dinosauri facessero la loro comparsa. Metti da parte timori e ribrezzo e ti spiegheremo come studiare gli straordinari adattamenti e comportamenti di questi marziani in casa. Prima di tutto fai un piccolo esame di coscienza: sei disposto a tenere con cura i tuoi ospiti, strani ma viventi? Ad assicurarti che non manchi loro acqua e cibo? A liberarli in un luogo simile a quello dove li hai trovati dopo averli studiati (al massimo dopo una settimana)? Se hai risposto SI, puoi cominciare questo interessante attività, e costruire uno o più terrari provvisori per insetti con pochi oggetti che puoi trovare anche in casa.

Come costruire il terrario
Ti occorrono: barattoli grandi di vetro oppure contenitori di plastica trasparente a bordi alti (ottime le vaschette per i pesci), coperchi per barattoli, spago, pezzi di spugna, ciotoline e piccoli contenitori, vasetti di yogurt, un contagocce, rami, foglie, ghiaia, terriccio, una guida al riconoscimento degli insetti...e naturalmente gli insetti.

Gli insetti hanno bisogno di:
Aria: non metterli in recipienti chiusi ermeticamente.
Cibo fresco: ogni insetto si ciba di poche piante o addirittura di una sola, quindi annota su quali piante hai trovato gli esemplari per fornire loro il cibo adatto.
Acqua e umidità dell’aria: per questo devi mettere nel terrario un pezzo di spugna che va tenuto sempre umido versandoci sopra ogni giorno un po’ d’acqua con il contagocce.
Spazio: non mettere mai troppi insetti insieme. Luce, ma non sole diretto. Fai molta attenzione alle fonti di calore perché il barattolo può surriscaldarsi.
Metti anche un mucchietto di foglie sul fondo per gli insetti che amano la penombra o il buio.

Se hai raccolto degli insetti erbivori ti sarà facile alimentarli, per qualche tempo, rinnovando le foglie delle piante su cui li hai trovati, quando appassiscono. Se invece sono carnivori – ad esempio le mantidi – ti sarà difficile procurarti la quantità di insetti (mosche, cavallette, farfalle) di cui si nutrono e dovrai liberarli presto. Altri animali – come i porcellini di terra (che non sono insetti ma crostacei), o i millepiedi (che sono artropodi) - si nutrono di parti vegetali in decomposizione. Basta quindi qualche manciata di foglie morte: quindi puoi tenerli più a lungo! Invece i ragni (neanche loro sono insetti) possono vivere qualche giorno senza cibo, ma hanno bisogno di acqua tutti i giorni.

 

 

 

Per raccogliere gli insetti
Se sono sui rami, falli cadere delicatamente dentro un sacchetto di carta o una scatola bucherellata. Se sono al suolo, spingili con delicatezza dentro una scatola con l’aiuto di un rametto e raccoglili con un po’ di terreno o sostrato vegetale usando una paletta.

 

 

 

 

Il terrario con un barattolo
I barattoli sono adatti per contenere uno o due insetti con gli elementi naturali in cui li hai trovati. Metti sul fondo un po’ di ghiaia, uno strato di terriccio dove pianterai i rametti con le foglie (da cambiare al massimo dopo due giorni), la vegetazione raccolta sul suolo e un pezzo di spugna (meglio se poggiata su un piattino o un coperchietto). Chiudi il barattolo con il coperchio su cui avrai fatto molti buchi o meglio con una reticella di plastica o garza fermata con lo spago. Se le dimensioni del barattolo lo permettono, puoi mettere i rametti con le foglie in un vasetto di yogurt pieno d’acqua, così si manterranno fresche più a lungo. L’imboccatura del vasetto di yogurt va chiusa bene con un foglio di alluminio o pellicola trasparente, perché gli insetti non cadano nell’acqua.

 

 

 

Il terrario con la vaschetta di plastica
Con le vaschette di plastica trasparente puoi creare dei veri microambienti temporanei che richiedono un po’ più di pazienza, ma sono molto interessanti perché ti permettono di ospitare più insetti di uno stesso habitat e per più giorni.

Molto facili da fare e da mantenere sono:
Il sottobosco, con uno strato di humus, qualche pietra, foglie morte, legni in decomposizione, muschio dove ospitare porcellini, millepiedi, carabidi.

La duna sabbiosa, con fondo di sabbia, qualche pianta pioniera e della macchia, pezzi di legno, dove ospitare le mantidi, gli insetti stecco, gli scarabei.

Più difficile, ma affascinante, il prato, con qualche con qualche zolla d’erba e fiori, con cavallette, grilli, coccinelle. Comunque metti sempre sul fondo uno strato di ghiaia per drenare l’umidità del terreno per non creare muffe e coprilo con il suolo della zona scelta. Incassa nel suolo la ciotolina con la spugna da tenere sempre bagnata e metti da un lato gli elementi della vegetazione del luogo, lasciando abbastanza spazio per vedere gli insetti muoversi. Copri la vaschetta con una reticella di plastica fissata con lo spago o con un cartone bucherellato. Ogni giorno bagna la spugna, spruzza un po’ d’acqua sulla vegetazione per tenere umido l’ambiente, senza esagerare. Puoi usare uno spruzzatore per uso domestico dopo averlo lavato bene, per eliminare ogni traccia di detersivo o prodotto chimico.

 

Il menù degli insetti più comuni


Grillo: sostanze vegetali, erbe, piccole radici

 

  
Grillotalpa: radici ma anche uova di insetti

 

 
Forbicina: sostanze vegetali o animali

 

Cavalletta: sostanze vegetali, steli, piccoli insetti

 

 
Grafosoma: ombrellifere come carota selvatica oppure prezzemolo

 


Sevro (una delle tante cimici puzzolenti): ortica bianca

 

 
Acantosoma: biancospino

 

 
Cimice del fuoco: frutti dei tiglio, olmi, fiori di malva

  


Tipula: detriti vegetali del suolo

 

 
Maggiolino: detriti vegetali e radici

 

 
Cervo volante: legno marcio delle querce

 

 
Cerambice: succhi e linfa degli alberi

 

 
Mantide: cavallette, mosche, farfalle

 

 
Cicindela: piccoli insetti

 

 
Scolopendra: insetti, porcellini di terra (attenzione: i suoi morsi sono dolorosi e velenosi anche se non pericolosi per l’uomo)

 

 
Mosca carnaria: sostanze zuccherine e sostanze animali in decomposizione

 


Mosca scorpione: vegetali morti ma anche ragni, insetti e altri invertebrati

 

 
Scarabeo stercorario: sterco di mucche e cavalli

 

 

Necroforo nero: sostanze animali in decomposizione

 

 
Coccinella: soprattutto afidi delle piane (i “pidocchi delle rose”)

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