Bentornata primavera
In città la primavera stenta a manifestarsi in tutto il suo splendore. Ma basta una crepa nell’asfalto, un po’ di terra accumulata dal vento, un seme caduto per caso e la primavera si rivelerà anche lì, con una piantina verde e qualche insetto che vi trova cibo e rifugio. Quello che poi riesce a fare non appena la città lascia il posto alla campagna, è veramente incredibile. Allora metti il naso fuori casa e vieni con noi a scoprire i mille segni della primavera.
Ti bastano occhi attenti e orecchie aperte e un binocolo, se lo possiedi. Ma se vuoi documentare le tue scoperte ti saranno utili taccuino e matita, macchina fotografica, lente di ingrandimento, bustine o scatolette di plastica per raccogliere da terra piccoli indizi di primavera (semi, foglie e fiori caduti, resti di insetti, frammenti di uova...), ma senza danneggiare la natura.
Sono tante le cose che puoi annotare sul tuo taccuino. Ad esempio:
quando sono arrivati rondini, rondoni e balestrucci.
Quali migratori hai osservato e quando e dove.
I primi fiori spuntati nel bosco.
Dove hai trovato i bruchi e quali farfalle hai visto per prime...
Se aggiungi disegni o foto alle tue osservazioni, il variopinto quadro della primavera comparirà sul tuo taccuino, che diventerà un bell’oggetto personale, da conservare con cura e arricchire di volta in volta.
SEMI
Quante forme e strategie !
Sul terreno di un bosco o di un parco cittadino, cerca i semi e osservali con la lente di ingrandimento: ti sorprenderà la varietà di forme. A primavera molti semi si sono già aperti, hanno messo le radichette e dato vita ad una minuscola piantina: pensa alla forza della natura che trasformerà questo delicato germoglio in un faggio maestoso, in una grande quercia, o in un arbusto fiorito...
Alcuni semi, come quello del dente del leone o della clematis, volano muniti di un minuscolo “paracadute". Quello dell'acero ha due pale di elicottero in miniatura e i semi del cocomero asinino sono racchiusi in minuscole bombe che esplodono quando sono maturi. Altri sono trasportati dal pelo degli animali a cui si attaccano con degli uncini, mentre i semi delle bacche e dei frutti selvatici sono rivestiti da un involucro duro e passano intatti nello stomaco degli animali, per essere depositati al suolo con le feci. La scilla si riproduce grazie alle formiche che trasportano i suoi semi.
Dove i semi germogliati sono abbondanti puoi raccoglierne alcuni, con qualche manciata del terreno su cui crescono, e provare a farli sviluppare, ciascuno in un contenitore. Riempilo con la terra raccolta senza premere troppo e con molta delicatezza pianta il seme in superficie, appena coperto da un poco di terriccio leggero. Metti i contenitori all’aperto e tieni la terra sempre umida ma non troppo bagnata. Poi non ti resta che aspettare...
PRIMI FIORI E PROFUMI
Gli alberi non hanno ancora le foglie, dunque il sole filtra facilmente nel sottobosco che si colora di macchie gialle e violette. Sono i fiori che hanno resistito all’inverno, protetti da una rosetta di foglie spesse come le primule o da un bulbo sotterraneo, pronti per quando le giornate si allungano e la temperatura aumenta.
La primula e il bucaneve sono fra i primi fiori. Anche i crocus, violetti e gialli, sono i primi a comparire a centinaia sui prati quando si sciolgono le nevi.
Le prime profumatissime violette spuntano a marzo. I fiori gialli dalla farfara o tussilagine spuntano prima delle foglie nei terreni sabbiosi o incolti.
PENNE E PIUME
Agli inizi della primavera – e a metà estate – gli uccelli mutano penne e piume. Puoi trovarle facilmente ai piedi degli alberi e dei cespugli e farne una variopinta collezione. Conservale in un quaderno di carta robusta, facendo dei tagli orizzontali nelle pagine e infilandoci con cura le penne, in modo che stiano ben ferme. Scrivi dove le hai trovate e con l’aiuto di un manuale specializzato, prova a dare il nome alle specie di uccelli.
NIDI
Osservare gli uccelli che portano il cibo ai piccoli è una attività affascinante ma molto delicata perché gli uccelli possono spaventarsi e abbandonare il nido. Quindi se vuoi dedicarti a questa attività:
indossa abiti non appariscenti;
fermati a distanza dall’albero scelto, possibilmente al riparo da un cespuglio;
stai in assoluto silenzio e immobile (utili un telo impermeabile su cui sedersi e un binocolo, indispensabile molta pazienza).
Se la “ video caccia” ti appassiona, puoi costruirti un riparo più o meno stabile, appendendo ad una corda o a dei rami, un telo mimetico, su cui avrai aperto delle finestrelle a diverse altezze per l’osservazione.
UOVA
Sotto gli alberi e cespugli troverai qualche uovo caduto dal nido o i resti delle uova già schiuse che potrai conservare in una scatoletta di plastica. Potrai confrontare i colori che variano da specie a specie e scoprire di chi sono con una guida al riconoscimento delle uova.
Raccogli solo le uova cadute per terra e non prendere mai un uovo dal nido : metteresti in pericolo tutta la covata.
Il colore del guscio è un elemento di protezione perché mimetizza le uova e le nasconde meglio ai predatori. Le uova sono più o meno scure o più o meno macchiate secondo il luogo in cui vengono deposte. Invece gli uccelli che nidificano in cavità, in genere depongono uova bianche perché non temono gli sguardi dei predatori e i genitori possono scorgerle meglio nell’oscurità.
BRUCHI
Sui cespugli cerca i bruchi, le uova delle farfalle che hanno forme curiose ma sono piccolissime, o le crisalidi, specie di “mummie” o di bozzoli, in cui il bruco si rinchiude prima di diventare farfalla. Ogni bruco si nutre di una determinata specie di pianta, quindi non spostarlo dal luogo in cui lo hai trovato. E tieni presente che allevare i bruchi non è semplice, richiede un impegno costante e fuori dal suo ambiente naturale il bruco è spesso destinato a morire o la farfalla a non svilupparsi bene.
IN ACQUA
Gli stagni e le pozze d’acqua adesso pullulano di vita, che è facile osservare sul posto, oppure raccogliendo le creature acquatiche delicatamente con un retino e tenendole (ma solo per poche ore! ) in un barattolo con il coperchio bucato, pieno d’acqua dello stagno.
In questo periodo potrai trovare le uova degli anfibi e i primi girini. Osserva le varie metamorfosi sul posto, durante visite ripetute e resisti ala tentazione di tenere i girini a casa. E’ più difficile di quanto sembra e sicuramente ti ritroveresti con girini o minuscoli ranocchi morti.
PER ARIA
Quanti nidi
Osserva le prime rondini e impara a riconoscere rondini, rondoni e balestrucci. E’ divertente osservarli mentre costruiscono il nido o nutrono i piccoli e se la tua presenza è discreta non li disturberai.
Quanti canti
Al mondo dell’aria appartengono anche i canti che in questa stagione risuonano numerosi nei boschi e nelle campagne. Infatti i maschi cantano per attrarre le femmine e per segnalare il proprio territorio agli altri uccelli maschi. Quante stelle
Nelle notti serene senza luna, appaiono le belle costellazione primaverili. Cerca la costellazione “guida” di questa stagione: il grande Leone, già alto nel cielo, mentre la costellazione della Vergine fa capolino sull’orizzonte. Invece la Via Lattea è bassissima sulla linea dell’orizzonte e ancora non si vede bene. Segnati le date del 22 aprile e del 5 maggio: in queste notti sciami di meteoriti solcano il cielo e sei fortunato potrai vedere anche qualche stella cadente.